Ultima modifica:
09-03-2015

Centrale elettrica ENEL di La Spezia

La centrale E. Montale, tra emissioni e stoccaggi delle ceneri incombe come un manto nero sulla popolazione. La resilienza attiva della lotta dei cittadini per la giustizia ambientale ha portato alla futura chiusura e riconversione della stessa.



Descrizione:

La centrale “Eugenio Montale”, di proprietà di ENEL, si è insediata nel 1962 in un contesto urbano, residenziale e industriale molto vicino al centro della città di La Spezia. La centrale, alimentata prima a olio combustibile e poi a carbone, ha raggiunto nel 1968 la sua potenza massima di 1835 MW [1].

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Informazioni di base
Nome del conflittoCentrale elettrica ENEL di La Spezia
NazioneItalia
Città e regioneLa Spezia
Localizzazione del conflittoLa Spezia
Accuratezza della localizzazioneAlta (livello locale)
Causa del conflitto:
Tipo di conflitto. Primo livelloEnergia (fossile, rinnovabile e giustizia climatica)
Tipo di confitto. Secondo livelloCentrale termoelettrica
RisorseElettricità
Carbone
Acqua
Dettagli del progetto e attori coinvolti
Dettagli del progetto

La centrale Enel è stata inaugurata nel 1962 e negli anni Sessanta era la più grande d’Europa con un contributo del 5% alla produzione energetica nazionale. Oltre allo stabilimento di produzione dell’energia, l’insediamento comprende due grandi aree scoperte adibite al deposito di carbone e collegate per mezzo di un nastro trasportatore di oltre 1,5 Km al pontile di scarico delle navi carboniere. Le strutture obsolete non garantiscono il contenimento delle emissioni diffuse secondo i limiti ottenibili con l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili. La centrale ha costantemente ridotto la propria efficienza aumentando le proprie emissioni, il consumo di acqua da acquedotto e la produzione di rifiuti [21].

Area del progetto72 ha
Tipo di popolazioneUrbana
Popolazione impattata:250.000 (abitanti provincia La Spezia)
Data di inizio del conflitto:1987
Imprese coinvolte (private o pubbliche)Enel from Italy
Attori governativi rilevanti:Comune e Provincia di La Spezia, Comune di Arcola; Regione Liguria; Ministero dell’ambiente; ISPRA (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale); ARPAL (agenzia regionale per la protezione ambientale-liguria) ASL5 (Associazione Sanitaria Locale) ISS (Istituto Superiore Sanità) Ordine dei medici della Spezia
Organizzazioni della società civile e le loro pagine web, se disponibili:*Comitato SpeziaViaDalCarbone-http://www.speziaviadalcarbone.org; *Medici per l’ambiente ISDE (SP)-http://mediciambientespezia.blogspot.it/; * Rete Stop Enel - http://stopenel.org/; *Greenpeace- http://www.greenpeace.org/italy/it/); *WWF-http://www.wwf.it/; *Legambiente -http://www.legambiente.it/; *Italia Nostra http://www.italianostra.org/
Conflitto e mobilitazione
Intensità del conflittoMedia (proteste, mobilitazione visibile)
Temporalità del conflittoMobilitazioni dopo gli impatti
Gruppi mobilitati:Organizzazioni sociali internazionali
Organizzazioni sociali locali
Governi locali/partiti politici
Abitanti (cittadini/comunità rurali)
Movimenti sociali
Scienziati / professionisti locali
Pescatori
Forme di mobilitazione:Blocchi stradali o picchetti
Elaborazione di documenti indipendenti (es. reports, dossier, note informative)
Lavoro di rete/azioni collettive
Sviluppo di proposte alternative
Coinvolgimento delle ONG nazionali e internazionali
Azioni legali/giudiziarie
Media-attivismo
Presentazione osservazioni alla VIA/AIA
Lettere e petizioni di reclamo
Campagne pubbliche di informazione e denuncia
Referendum e altre consultazioni popolari
Azionariato critico
Boicotaggio di prodotti e aziende
Impatti del progetto
Impatti ambientaliVisibile: Inquinamento atmosferico, Perdita di biodiversità, Degradazione paesaggistica, Inquinamento acustico, Contaminazione dei suoli, Fuoriuscite di contaminanti
Potenziale: Insicurezza alimentare/danni alle produzioni agricole, Riscaldamento globale
Impatti sulla saluteVisibile: Incidenti/infortuni, Esposizione a fattori a rischio incerti o non conosciuti (es. radiazioni), Problemi mentali compresi stress, depressione e suicidi, Malattie professionali e incidenti sul lavoro, Morti, Altre malattie legate alla contaminazione ambientale, Altro (specificare)
Altro (specificare)Tumori all’apparato respiratorio; malattie cardiovascolari; malattie respiratorie. Negli anni Settanta la provincia di La Spezia ha raggiunto il secondo posto in Italia per decessi causati dai tumori dell’apparato respiratorio. Le ultime ricerche disponibili riguardano il periodo 2000-2001: mostrano come a La Spezia il tasso di mortalità per malattie tumorali e cardiovascolari sia molto più alto rispetto alla media nazionale. Ricerca sui casi di tumore ai polmoni nella provincia di La Spezia, 2004 [7]
Impatti socio-economiciVisibile: Perdita di tradizioni/pratiche/saperi/culture, Deterioramento del paesaggio/perdita del senso del luogo
Potenziale: Perdità dei mezzi di sussistenza, Specifici impatti sulle donne
Risultati
Status attuale del progettoOperativo
Risultato del conflitto/risposta:Giudizio in attesa di sentenza
Rafforzamento della partecipazione
Sviluppo di proposte alternative:Enel prevede la chiusura della centrale Montale di La Spezia per il 2018 e entro e non oltre il 2021. Il gruppo a carbone viene regolarmente chiamato in servizio dal sistema elettrico nazionale ed esercito nel pieno rispetto della normativa vigente e di un’autorizzazione integrata ambientale che scadrà nel 2021. La multinazionale sostiene di essere aperta al dialogo per la riconversione del sito attraverso tavoli di lavoro, annunciando il reintegro dei lavoratori. [22]
Consideri questo caso una vittoria dei movimenti per la giustizia ambientale?:Incerto
Spiegare brevemente il motivoLa prossima chiusura dell’impianto, allo scadere della proroga ai limiti di emissioni dell’AIA nel 2021 o prima (2018). Si ritiene che oltre che nella contingente situazione di crisi economica e minore produzione di energia, le ragioni di tale decisione possano essere ricercate anche nell’attività di costante monitoraggio, informazione e denuncia agita dal Comitato in tutte le sedi istituzionali e dei media. Tenere costantemente accesa l’attenzione sull’attività di Enel e sul comportamento delle istituzioni, producendo materiale informativo foto e video, può tuttavia determinare un contenimento dei danni e una continua denuncia riguardante lo stoccaggio dei rifiuti derivanti dalla centrale a carbone. In particolare per quanto riguarda Enel si rileva una maggiore attenzione nella comunicazione. La chiusura futura dell'impianto è la testimonianza che la resistenza popolare può incidere nei processi decisionali. Rimane però il problema della riconversione e dello stoccaggio dei rifiuti. Problemi che non sono per niente marginali.
Fonti e materiali
Leggi e normative correlate - fonti legislative e testi giuridici

EIA Enel La Spezia
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Law 10th of May 1976 n. 319
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Bibliografia di libri pubblicati, articoli universitari, film o documentari pubblicati

WWF Dossier: “Carbone: un ritorno al passato inutile e pericoloso”

Environmental declaration, La Spezia cola power plant
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ENEL TODAY & TOMORROW “Hidden Costs of the Path of Coal and Carbon versus Possibilities for a Cleaner and Brighter Future

DOSSIER GREENPEACE “ Enel, il Carbone costa un morto al giorno”

Online newspaper
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Il Post.it article
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Ecologia politica article
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Altreconomia article
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ARPA document
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StopEnel network
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Media correlati - links a video, campagne, social networks

La Via Del Carbone - Reportage di Rita Rocca RAI Radio1
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Meta informazioni
Collaboratore:Martina Di Russo (CDCA) - Daniela Patrucco (SpeziaViaDalCarbone)
Ultima modifica21/03/2017
ID del conflitto:1829
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